Seno asimmetrico: le soluzioni
Protesi mammarie: solo per aumento del seno?
Le protesi mammarie in chirurgia plastica vengono utilizzate non solo per l’aumento delle mammelle, ma anche per correggere eventuali asimmetrie del seno o malformazioni (più comune il seno tuberoso, che può essere monolaterale, come nella foto, o bilaterale).
Croce delle pazienti è notare una diversità delle mammelle, che, quando è eccessiva, crea disagio ed anche handicap psicologico.
Il rimedio c’è: correzione con impianto di protesi mammarie, diverse di grandezza.
Quando la asimmetria è notevole, necessita un rimodellamento del seno più prosperoso, con riduzione del tessuto mammario e a volte con mastopessia . Per farla breve per correggere una asimmetria si abbinano più interventi chirurgici: riduzione, correzione di eventuale ptosi, impianto di protesi. Ogni caso ha una soluzione diversa. Importante è che il risultato sia soddisfacente.
Nel seno tuberoso il discorso è relativamente più semplice. Infatti nei casi meno gravi l’impianto di una protesi, con correzione del complesso areola-capezzolo che appare strozzato alla base per la presenza di un cercine fibroso sottocutaneo (caratteristica del seno tuberoso) è sufficiente a ridare la fisionomia giusta alla mammella.
È ovvio che il discorso è molto più ampio; qui ho voluto solo descrivere in parole comprensibili una patologia relativamente diffusa nella popolazione femminile.
Care amiche, c’è sempre un rimedio, e l’informazione è importante, se avete domande contattatemi pure, cercherò di rispondere ad ogni vostro dubbio 🙂